CARATTERE

La prima cosa che colpisce chi vede un Hovawart per la prima volta è l’equilibrio caratteriale, riservato, ma socievole, sopporta pazientemente anche approcci non propriamente a modo, quando si stufa fa in modo di farlo capire allontanandosi e mettendosi in disparte. L’aspetto mesomorfo è, per così dire, ribattuto nelle sue caratteristiche caratteriali, temperamento medio, tempra media, curioso, non aggressivo nei confronti dei cospecifici, guardiano infaticabile ma non aggressivo, profondamente legato al suo proprietario ed alla sua famiglia, non pauroso.

Più specificatamente possiamo dire che si tratta di un cane più duttile che docile, d’altronde lo standard lo definisce come cane da utilità polivalente, ad intendere che pur essendo annoverato tra le razze da utilità e difesa, non ha quelle caratteristiche spinte che si richiedono ad un cane agonista di questa disciplina, tant’è che l’addestramento sportivo in questo caso dovrebbe essere improntato più sulle capacità predatorie, che possiede in abbondanza, che non sull’aggressività che è sempre molto contenuta. Per poter affrontare l’addestramento in qualsivoglia disciplina sportiva, lo Hovawart ha bisogno di un profondo rapporto con il proprio compagno umano che si dovrà conquistare la sua docilità, una caratteristica che compare solo all’interno di un corretto legame uomo/cane.

La sua attitudine più spiccata è sicuramente la ricerca, per il quale si distingue fra moltissime razze, quindi tutte le discipline di pista e di ricerca sono vivamente consigliate, e la sua pecca, se così la vogliamo definire, è la tempra psicologica medio-bassa associata ad una notevole sensibilità. Una corretta socializzazione ed un corretto rapporto con il suo umano sopperiscono ampiamente a questa lieve carenza. E’ un cane fiero, la coda sempre portata alta a bandiera, un carattere solido e affidabile, aperto ad un rapporto di fiducia con l’uomo, sereno con i bambini, non istiga risse con nessuno, ma se molto provocato reagisce. Lo vediamo bene sdraiato vicino alla poltrona del capo di casa, così come è pronto a seguirlo con brio nelle attività che gli verranno proposte. La maturità psico-fisica di questa razza arriva oltre i tre anni di età ed è da qui in poi che si può godere a pieno il magico rapporto che si instaura con un Hovawart, a patto che l’educazione sia stata corretta e completa, cioè che il cane sappia perfettamente quale sia il posto che occupa nel suo branco/famiglia.

Non è un cane facilissimo da educare, ci vogliono costanza, impegno e tempo da parte del proprietario, ha un carattere forte ed è tendenzialmente indocile, come già detto la docilità è una caratteristica che ci si deve conquistare con il rispetto, da cucciolo è molto vivace, curioso e va educato da subito con grande coerenza e molte volte questa coerenza sarà messa alla prova dal suo comportamento. E’ un cane da guardia e non da difesa, dove con l’accezione del termine vogliamo definire il guardiano come colui che percepisce il territorio con i suoi confini, all’interno del quale ci sono il suo compagno umano, la sua famiglia e le sue cose, avvisa dell’arrivo di estranei ed in presenza di una intrusione difenderà senza attaccare. Con questo non vogliamo dire che non difenderà il proprietario umano in caso di bisogno estremo, ma nel farlo non sarà offensivo, ma dissuasivo. Tutto ciò a patto che sia educato correttamente, cosa fondamentale per non squilibrarlo. Ha bisogno di spazio aperto e moto, data la sua mole importante, ma non è certamente un cane da chiudere fuori in giardino escludendolo dalla vita familiare, nella quale sarà in grado di integrarsi perfettamente a patto di una buona educazione. Se viene lasciato libero di scegliere i propri comportamenti, sentirà il dovere di assumere in toto il suo ruolo di guardiano e la sua indocilità raggiungerà livelli che potranno essere sì recuperati ma con notevole fatica. Raccomandiamo infatti, di iniziare da subito con una buona educazione, i cuccioli sono dei meravigliosi orsacchiotti allegri e dirompenti e questo fa si che il nuovo proprietario possa tendere a dimenticare che nel giro di poco diventerà un cane di dimensioni considerevoli. Nelle discipline sportive eccellerà sicuramente in pista ed in ricerca, che sfruttano a pieno le sue capacità olfattive, le altre discipline necessiteranno di un profondo rapporto uomo/cane per essere portate avanti con successo, nell’utilità e difesa darà grande prova di equilibrio caratteriale senza eccedere, come altre razze, nelle fasi di attacco.

 

LA SALUTE

Un gran pregio di questa razza è la salvaguardia dal punto di vista della salute che è stata portata avanti nei decenni di sviluppo della razza, dal Club tedesco depositario dello standard, che ha messo a punto delle severe regole di selezione tali da far si che, per esempio, la displasia dell’anca si attesti a livello mondiale intorno al 4%. In Italia, proprio al fine di salvaguardare questo bene prezioso e fondamentale, il Club ha preso accordi con l’Università di Bologna Alma Mater Studiorum, per uno studio specifico in merito alla Mielopatia Degenerativa, in considerazione degli sviluppi della ricerca avvenuti in questi ultimi anni a proposito di questa malattia. Questo studio ci consentirà di porre in essere programmi di allevamento volti a prevenire la nascita di soggetti potenzialmente malati, pur senza escludere alcun soggetto dalla riproduzione, salvaguardando così l’intero patrimonio genetico della razza.