L’Hovawart che appartiene al secondo gruppo, sezione molossoidi, sottogruppo cani da montagna, è un cane di antiche origini. Si suppone discenda, come molti molossoidi, dal Tibetan Mastiff.

La storia dello Hovawart rimane oscura fino al Medio Evo, allorché cominciano a trovarsene tracce in alcuni dipinti e in un codice di leggi dell’epoca. Il termine Hovawart, di origine germanica, deriva dalla lingua parlata in quelle regioni nel Medio Evo, dove “hova” significava “corte, fattoria” e “wart” “guardiano.

Questa parte di storia della questa razza la si può leggere un po’ ovunque, ma alcune cose sono meno note. Come si sa, la ricostruzione prese il via ad opera del cinologo Koenig che iniziò ad accoppiare il Cane Tipo che richiamava aspetto e carattere del cane del medioevo  con Kuvacz e Leonberger a partire dal 1922, ma la prima cucciolata fondamentale, dalla quale prese il via l’aspetto definitivo dello Hovawart, è la cucciolata C di Meyer Busch (1934), per ottenere la quale utilizzò 45% Cane Tipo, 12% Terranova, più piccolo dell’attuale, 15% Kuvacz, 28% Pastore Tedesco.

Come spesso accade nell’opera di ricostruzione di una razza, non vi è il contributo di un solo allevamento, infatti anche in questo caso, diversi allevamenti, situati in differenti luoghi della Germania, presero parte all’opera di ricostruzione, apportando ognuno le proprie esperienze e sperimentazioni, per produrre cucciolate che fossero sempre più attinenti all’idea di Hovawart. Gli allevamenti più noti che hanno contribuito alla formazione dello Hovawart così come lo conosciamo oggi sono stati l’allevamento di Coburg che ha usato in partenza 60% Cane Tipo – 10% Kuvacz – 10% Terranova – 20% Pastore Tedesco, l’allevamento di Amburgo e Scheswing-Holstein, partecipazione Cane Tipo inferiore al 60% – del Pastore Tedesco inferiore al 20% – di Terranova e Kuvacz superiore al 10%, l’allevamento di Oldenbourg, Cane Tipo inferiore al 50% – Pastore Tedesco al 25% – Terranova 10% – Kuvacz 3/4 %, l’allevamento di Berlino e della RDA Cane Tipo tra il 40 ed il 70% – Terranova 8/15 % – Kuvacz e Pastore Tedesco 15/25% – Leonberger 4%.

A seguito della guerra d’Africa fu riportata in patria, presso l’allevamento di Amburgo, una femmina indicata nei libri d’allevamento come “cagna selvaggia africana Tessa” (un Saluki?) che fu utilizzata per alleggerire la morfologia appesantita dall’uso dei molossoidi, i discendenti di questa scelta sono ancora oggi riconoscibili da un ossatura più leggera e da un’estrema eleganza nel movimento. Alla fine della seconda guerra mondiale, con la suddivisione fra Germania Est e Germania Ovest, l’allevamento dello Hovawart proseguì secondo le strade tracciate dagli allevamenti delle origini, a seconda della diversa dislocazione geografica, per cui nella Germania Ovest si continuarono a produrre, in alcuni casi, i soggetti più leggeri derivanti dall’utilizzo del levriere, mentre nella Germania Est rimasero in allevamento i soggetti con caratteristiche più marcatamente molossoidi e per decenni lo scambio fu praticamente nullo. A partire dagli anni ’90, iniziarono anche accoppiamenti delle due diverse linee di allevamento, tant’è che ad oggi può risultare difficile distinguerle l’una dall’altra.

Cosa si voleva in realtà? Si voleva un guardiano, di mole importante e possente, ma elegante, caratterialmente equilibrato, che si proponesse, in parte, come alternativa al Pastore Tedesco, dal quale era stato eliminato il pelo lungo, recentemente riammesso, ma possiamo dire che i cinologi ci hanno regalato una razza che oggi possiamo apprezzare nella sua incredibile modernità, sia dal punto di vista morfologico che caratteriale. Le sue proporzioni sono indicativamente 100/110 max 115%, per cui risulterà un cane più lungo che alto, con una linea dorsale orizzontale, rene proporzionato, angoli anteriori e posteriori da trottatore, gomiti ben accostati, deve manifestare potenza nella spinta posteriore ed allungo nella spinta anteriore, con un’andatura al trotto di rilevante copertura del terreno, deve essere presente un ben marcato dimorfismo sessuale, i maschi sono alti da 63 a 70 cm con un peso tra i 40 e i 45 kg, le femmine sono alte da 58 a 65cm con un peso che varia tra i 30 e i 35 kg.

La razza fu riconosciuta ufficialmente nel 1937, standard 190 e nel 1964 inserita come settima razza da Utilità e Difesa.